lunedì, luglio 07, 2008

...ancora 5 minuti plase!! ops 4/5 anni!!

E' questione di anni, ma la rivoluzione che il web ha portato, sta portando e porterà per forza di cose alla fine del diritto d'autore come lo conosciamo oggi.

In fondo le leggi sul diritto d'autore sono figlie del novecento, figlie di quell' economia del capitale basata sul concetto della privatizzazione del bene, sia esso materiale o immateriale (come la musica o la conoscenza).
Il web ha stravolto tutto questo e società come la SIAE, la FIMI etc. etc. se non cambiano il modo di produzione e di distribuzione della musica saranno destinate a morire in breve tempo, distrutte dallo stesso meccanismo di mercato che la FIMI tanto ama.
Un' esempio di tutto ciò è il percorso che stanno affrontando artisti di fama internazionale come i Radiohead, i Pearl Jam, Alanis Morisette etc. etc., che si stanno piano piano (chi più radicalmente chi meno) staccando dal VECCHIO mondo della produzione musicale e si stanno aprendo al Web.
Un' altro esempio è la crisi del mercato discografico che ormai comincia a perdere milioni di $$$ proprio a causa di questa frattura creatasi nel diverso modo di fruire la musica. Il ritorno di moda del vinile è uno di questi sintomi.
Gli artisti dovranno per forza di cose fare i conti con questa nuova realtà. Gli artisti firmatari di quella petizione sono ormai vecchi, hanno visuto il loro apice artistico in un periodo in cui l' attuale sistema in piena crisi era al suo apice e per forza di cose non riescono a capire la rivoluzione di una libera fruizione dei saperi che è in atto.
Sullo stesso piano la commissione europea fa il gioco delle lobby economiche della musica che vorrebbero togliersi dalle scatole la SIAE e creare il business della musica usa e getta.
Se gli artisti non si adegueranno a questo nuovo sistema saranno destinati a morire, come le aziende discografiche che li supportano.
by Marcoski PI

Musica, le licenze libere spaventano la SIAE

"Io sono comunista… perché i comunisti sono come i marziani… qualcuno dice che i marziani sono una civiltà superiore, come i comunisti.

Qualcun altro invece dice che i marziani sono dei criminali assassini che distruggeranno il mondo, come i comunisti.
Ma tutti sanno che i marziani non esistono, che i marziani sono un’invenzione letteraria, una meravigliosa storia di fantascienza…come il comunismo.
Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte incominciarono ad aggirarsi come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa… tutti evidentemente erano dei disgraziati… ma ciascuno lo era in maniera differente… perché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte.
Difatti c’era quello che aveva perso la casa e quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa, c’era quello che aveva perso la memoria e mò non si ricordava neanche più che cos’è che si era perso, c’era quello che aveva perso la ragione… e insieme alla ragione aveva perso anche il torto. C’era quello che aveva perso tempo e mò non c’aveva più tanto tempo da perdere… e difatti fu lui che disse: "Attenzione!"

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
Ascanio Celestini

martedì, luglio 01, 2008

l'onda lunga della condivisione

Dalle radio libere alle nuove frontiere della libera comunicazione.
Giovedì 3 Luglio 2008, presso la zona anfiteatro audio e video della festa di MAREA

Sono passati più di trentanni dalla nascita delle prime radio libere, infatti è dal 1976 che per legge si possono usare alcune frequenze radiofoniche.
In epoche in cui non esisteva internet, aprire una radio libera o collaborare a una di esse era per i giovani uno dei pochi modi a disposizione per comunicare.
Adesso viviamo in un mondo "globalizzato" e in gran parte interconnesso, la comunicazione non è più unidirezionale, come succedeva per le radio libere, ma pluridirezionale infatti la tecnologia ci permette di essere protagonisti in prima persona al flusso informativo che circola in rete.
Le connessioni veloci, mettono in gioco contenuti e necessità nuove che al tempo delle radio libere potevano solo essere timidamente espresse.
La gigantesca quantità di contenuti audio video e di testi che circola in rete viene moltiplicato (per effetto della digitalizzazione) e quindi condiviso, ci obbliga a rivedere il sistema della prorietà intellettuale.

Ogni giorno in rete nascono nuovi servizi cosiddetti social network che mettono in relazione e condivisione persone in tutto il globo connesso; anche perchè non tutti hanno la possibiltà della rete, il cosiddetto digital-divide.
Il fenomeno dei Blog è quello più conosciuto, ma ci sono molte "piattaforme di reti sociali, ad esempio Jamendo che si occupa di musica.
Su Jamendo gli artisti autorizzano ognuno a scaricare e condividere la loro musica.
E' gratuito, legale e illimitato...
Giovedì 3 Luglio 2008, presso la zona anfiteatro audio e video della festa di MAREA parleremo proprio di musica nuovi modi di condivisione, quindi di licenze libere di utilizzo che gli artisti possono usare per rendrere più fruibile il loro prodotto intellettuale.

LINK:
http://www.copyleft-italia.it/licenze/index.htm
http://www.jamendo.com/it/
http://www.creativecommons.it/node/607